Dopo l’esonero dal Bayern, Carlo Ancelotti è tornato a parlare di calcio e per l’occasione ha scelto i microfoni di Radio 1. Il tecnico è tornato sul suo allontanamento dal club bavarese, escludendo l’ipotesi che possa aver inciso l’assenza di Neuer: “Non è legato a quello: mancava da aprile e abbiamo vinto comunque la Bundesliga. C’erano altri motivi, legati alla conduzione, la società non credeva più nel mio lavoro e hanno deciso di cambiare. C’è stata mancanza di fiducia nella conduzione della squadra, dovreste chiederlo alla società“.
Per adesso Ancelotti è intenzionato a prendersi una piccola pausa, con l’obiettivo di ricominciare dall’estate prossima: “Per me è giusto guardare avanti e prendermi tempo per guardare le cose, il calcio da spettatore e con interesse. Cercherò un’altra opportunità in futuro, non adesso. Mi accostano a tante squadre? Ogni giorno ne salta fuori una. Il Chelsea, poi il mio amico Conte si arrabbia. Con Antonio parlo spesso… Poi la Cina, poi l’Everton. Io aspetto il 30 giugno quando scadrà ufficialmente il contratto con il Bayern Monaco e valuterò le varie opportunità che si presenteranno“.
Ancelotti ha parlato anche del “suo” Milan, prendendo le difese del criticatissimo Montella: “Ha cambiato di più delle altre e, come da logica delle cose, serve più tempo per mettere insieme le cose, non c’è una ricetta, non ci sono maghi con la bacchetta magica nel calcio. Ha fatto una campagna acquisti definita da tutti straordinaria, non bastano sei mesi per rifare una squadra o una campagna trasferimenti. Serve perseverare nel lavoro e negli investimenti, tutto qua. Dove può arrivare? Il quarto posto è importante perché ti permette di avere più investimenti andando in Champions League. L’importante, però, è non abbattersi. Non è possibile cambiare undici giocatori e in un battibaleno mettere tutto a posto“.
Al di là del Milan ad Ancelotti questa nuova Serie A piace molto: “E’ diventata molto competitiva e interessante. Ci sono squadre che competono di più con la Juventus come Napoli e Inter, che ha il vantaggio di non giocare le Coppe. Spalletti ha la chance di poter lavorare ogni settimana mettendo le proprie idee. Poi la Lazio che sta facendo un campionato straordinario, poi la Roma mentre purtroppo il Milan è dietro“.
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